piramide etrusca
Il piccolo comune di Bomarzo in provincia di Viterbo è celebre per il suo Parco dei Mostri, un luogo magico e enigmatico che attira visitatori da ogni angolo del mondo. Ma tra le fronde della fitta vegetazione che avvolge il parco si cela un segreto ancora più misterioso e affascinante: la Piramide Etrusca di Bomarzo, conosciuta anche come il “Sasso del Predicatore”.
Indice degli argomenti:
  1. La glorioso civiltà etrusca
  2. La scoperta nel 1911
  3. L’eroe Salvatore Fosci
  4. Una passeggiata nella natura

Tracce evidenti della civiltà Etrusca

Immersa nei boschi della Tuscia, nella zona del Tacchiolo, la Piramide Etrusca è raggiungibile dal Parco dei Mostri di Bomarzo. Si trova in un contesto ricco di reperti appartenenti all’era etrusca e preistorica, avvolto da quello che è chiamato il Bosco Sacro. Percorrendo sentieri che si snodano tra abitazioni rupestri, rocce megalitiche, altari e luoghi di culto, ci si trova di fronte a un’autentica oasi di storia e mistero. Persino un antico cimitero paleocristiano si cela nelle vicinanze, aggiungendo ulteriori strati di fascino e enigma a questa regione intrisa di storia millenaria.

La Scoperta della Piramide Etrusca

Scoperta nel lontano 1911, questa straordinaria piramide è rimasta a lungo nell’ombra, sfuggendo all’attenzione dell’archeologia ufficiale. È una  struttura imponente, alta circa 10 metri, con i suoi gradoni che sembrano salire verso il cielo. La sua forma tronco-piramidale richiama alla mente gli altari religiosi della cultura Maya. Ma la sua datazione, come la sua vera natura, rimangono avvolte nel mistero. La sua funzione originaria è ancora oggi oggetto di speculazioni e teorie che affascinano gli appassionati di storia e archeologia. Ma l’emozione di vederla emergere dall’ombra del bosco è indescrivibile, come se il tempo si fermasse di fronte a questa testimonianza tangibile di un passato ancora tutto da rivelare.

Il Passato torna alla luce

Dal giorno della sua scoperta, per lungo tempo la Piramide Etrusca è rimasta in uno stato di abbandono totale. Solo a partire dal 2008 la piramide è tornata alla luce grazie alla dedizione di un abitante del luogo, Salvatore Fosci. Da anni Salvatore si dedica alla pulizia della vegetazione e alla manutenzione dei sentieri che conducono a questo luogo misterioso, attivando al contempo un ambizioso lavoro di promozione per far conoscere la Piramide di Bomarzo al mondo intero. Grazie a lui è oggi possibile visitare questo capolavoro scolpito nel peperino che ha attraversato più di due millenni di storia per farci sentire parte integrante delle civiltà che ci hanno preceduto.

Percorso attraverso la natura

Il percorso per raggiungere la Piramide Etrusca è tutt’altro che agevole, ma è ricco di fascino e avventura. Queste sono le coordinate del sito: 42° 30′ 17″ Nord e 12° 15′ 60″ Est. L’ingresso principale de La tagliata delle Rocchette è il punto di partenza, e da lì, attraverso boschi e sentieri, ci si inoltra per circa 400 metri fino a raggiungere il doppio segnale in salita tra gli alberi. È qui che la Piramide Etrusca svela la sua imponenza, con le sue due rampe di scale che conducono all’ara maggiore, dove un tempo, forse, il sacerdote etrusco officiava i riti agli dei degli Inferi.

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